San Maria la Manna

 

Molto vicino alla Strada Stata-le 366, in località S. Maria, sorge l’antichissima chiesa parrocchiale dedicata a S. Maria la Manna, eretta nel 1200. La chiesa, con pianta a croce latina e tre navate, risulta rimaneggiata ripetutamente nei secoli.

Chiusa dopo i gravi danni del sisma del 1980, è stata riaperta al culto il 14 agosto 1999, grazie ai notevoli interventi del Governo e grazie ai restauri da parte della Soprintendenza ai Beni Storici di Napoli nonché alla encomiabile generosità dei fedeli della borgata.

In fondo alla stretta navata di destra esisteva un piccolo altare dedicato a S. Maria della Pietà con omonimo Monte eretto nel secolo XV sotto il duca Piccolomini, de potestate regia e dotato di legato speciale per l’assistenza ai poveri.

Il capolavoro che S. Maria custodisce è la statua della Madonna della Manna, scolpita da Nicola da Monteforte nel secolo XII in un unico blocco di marmo.

L’attribuzione allo scultore irpino della statua fa cadere l’asserzione dello storico Matteo Camera, secondo il quale la scultura proveniva dall’Oriente. La Vergine scolpita è seduta ed ha un fiore in mano, il vestito con ampie pieghe e il manto sulle spalle; porta in braccio il Bambino, che, con una mano, le tocca il manto.

Il volto della Madonna viene lavato ogni anno in agosto in ricordo di un miracolo di sudorazione che solcò di goccioline di liquido celeste il viso della Vergine.


 
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